3.6 Luce, radiazioni ultraviolette (UV), raggi X

3.6.1 La luce e le radiazioni ultraviolette provocano numerosi effetti dannosi sui supporti audiovisivi. Molti polimeri, ad es. PVC, si deteriorano con una esposizione alla luce prolungata o permanente. L’azione della luce è estremamente pericolosa per la vita dei dischi ottici registrabili (dye disc). Esperimenti hanno dimostrato che l’esposizione di tali dischi alla luce diurna – in special modo alla luce diretta del sole – li può rendere illeggibili entro poche settimane18. Non è stato dimostrato ciò che brevi esposizioni alla luce, in un arco di tempo di anni, possono causare ai dischi conservati nei loro contenitori in spazi d’archivio non bui. È bene comunque evitare qualsiasi esposizione inutile alla luce di tutti i supporti audio e video, e prestare particolare attenzione affinché sia impedita la luce diretta del sole, che provocherebbe anche un aumento della temperatura oltre i limiti di sicurezza.

Numerosi archivi di audiovisivi hanno installato sistemi di illuminazione a bassa emissione UV nei loro ambienti di stoccaggio. Questa è una saggia precauzione soprattutto negli archivi molto frequentati, dove le luci sono tenute accese a lungo o permanentemente.

3.6.2 Raggi X, gli stessi emessi dalle apparecchiature aeroportuali, a differenza che per le pellicole non sviluppate, non hanno alcun effetto sui supporti audio o video. Esperimenti hanno dimostrato che dosi altissime e letali, usate per decontaminare oggetti da batteri quali le spore di antrace, non danneggiano i segnali registrati. Non è noto, comunque, se e con quale entità un simile procedimento può influenzare l’aspettativa di vita futura dei materiali ad esso sottoposti.


18. Kunej 2001.